Analizzare le caratteristiche comunicative - prossemiche di un incontro diretto con la controparte (interna o esterna) vs le stesse caratteristiche in modalità virtuale
Conoscere vantaggi e svantaggi nell'operare su due registri differenti
Colmare eventuali deficit del virtuale
Padroneggiare gli eventi "ibridi" e l'analisi comunicativa delle finalità dell'interazione virtuale
Programma
Utilizzo di materiale complementare allo speech
Definizione dello story telling, della sceneggiatura e della regia della presentazione o del materiale a supporto dell’incontro virtuale
Impostazione del testo e definizione delle relative dignità comunicative: messaggio visivo vs speech
Studio e scelta del messaggio iconico: elementi grafici (immagine metaforica vs rappresentativa, grafico vs tabella)
Charting: scelta e utilizzo efficace del grafico rispetto al fenomeno quantitativo/qualitativo da rappresentare
Analisi cromatica e implicazioni visive, culturali e contestuali rispetto alla finalità del messaggio
Regia prossemica del relatore: immagine, portamento e occupazione dello spazio vs impostazione
vocale
Setting ottimale per il virtuale
Valutazione degli aspetti/limiti tecnici di un’interazione virtuale e individuazione di fattori “umanizzanti”
Analisi del proprio stile comunicativo e adozione/ottimizzazione degli stili più efficaci per un’interazione virtuale
Valutazione registico-prossemica del visibile via cam
Comunicazione fatica vs enfatica e durata dell’incontro virtuale
Differenze e funzioni della comunicazione fatica vs enfatica
Calibrazione del tempo da dedicare ad entrambi i protocolli
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